Passione Shinseikai
Allieva della scuola Shinseikai Karate da circa 4 anni fiera della mia cintura gialla, ma soprattutto fiera dello spirito che mi accompagna a volte con fatica ad ogni allenamento.
Ho conosciuto questa disciplina grazie al Sensei Filippo Calà, in una fase della vita in cui la rabbia mi stava trasformando nell’incredibile Hulk, e convinta che in generale è molto meglio attaccare che essere attaccati. Durante la mia lezione di prova mi sono chiesta perché mai non avessi iniziato prima, mi ricordo ancora alcuni degli esercizi, riscaldamento veloce ed intenso, saltelli, squat, flessioni, combinazioni di tecniche di combattimento (renraku), oi tsuki, mawashi geri jodan, addominali e stretching, la cosa strana era che mi sentivo sempre più carica e meno stanca, una sensazione che non mi ha fatto più smettere, scoprendo in seguito che è la difesa il miglior attacco e cosi quella rabbia che tanto mi infastidiva si è trasformata nella forza di andare avanti, nella determinazione di raggiungere un obbiettivo. Allenamento = esame e passaggio di kyu. (traduzione nella vita di tutti giorni: determinazione + costanza +pazienza = riuscita). Neanche di fronte ad un braccio rotto dovuto ad una caduta sugli sci mi ha fermata , dovevo raggiungere il mio obbiettivo a tutti i costi, fare le flessioni seiken con il gesso l’ho trovato anche molto divertente, ma nonostante i miei sforzi la convocazione per il passaggio di cintura gialla non arrivò con mia grande delusione, ma ho continuato senza arrendermi forse con troppa energia e senza rendermi conto dei limiti che ogni corpo ha. Cosi durante un allenamento dove dovevo dimostrare quanto fossi “brava” mi sono rotta il crociato anteriore del ginocchio destro per una fatalita’, da qui la disperazione, non tanto per il dolore neanche per le problematiche che questo avrebbe comportato, ma perché il mio obbiettivo si allontanava sempre di più. La scelta dell’intervento al ginocchio è stata presa anche in base al desiderio di continuare questa disciplina che in caso contrario avrei dovuto lasciare. Intervento doloroso ma soprattutto fastidioso, con molta calma dopo due mesi ho indossato nuovamente il mio karategi con grande emozione e ancora un po’ zoppicante. A piccoli passi ed evitando gli esercizi deleteri la tanto sospirata cintura gialla finalmente è arrivata, a questo punto davanti a me un altro obiettivo e cosi sempre ogni giorno della mia vita, quando penso di essere finalmente arrivata ad un fine c’è subito un nuovo inizio ….. tutto questo è stato possibile solo perché lo shinsekai non è solo una disciplina, lo shinseikai è una famiglia, dove non ti senti giudicata ma compresa e aiutata. Ci sono momenti in cui la stanchezza e il malumore vorrebbero trattenerti sul divano a guardare la TV, sono proprio questi i momenti che ti mettono alla prova e quando dopo una bella doccia con il borsone sulle spalle pieno di sudore te ne torni a casa leggero e soddisfatto, dici a te stessa e agli altri “ho fatto proprio bene a venire agli allenamenti stasera”.
OSU!
Francesca Montini