Campione di Semplicita’

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Campione di Semplicita’

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Ore 18:00 alla stazione di Piramide, a causa del traffico rischiamo di fare tardi all’appuntamento fissato dal Sensei Calà con il Campione del K-1 Max Japan edizioni 2004-2005.
Arriviamo che Kohiruimaki Takayuki, insieme con una sua connazionale, sono appena usciti dalla Metro e si stanno salutando con Filippo.
Il tempo di presentarci e siamo di nuovo in macchina diretti alla palestra del TEAM BOXE ROMA XI , dove si terrà il primo allenamento del Campione.

Li vediamo sparire negli spogliatoi, mentre Yumi-san ci spiega essere la sorella di “Kohi-san”e non, come erroneamente pensato, la sua compagna.
Trascorsi pochi minuti ecco riapparire i due atleti con in dosso la stessa maglietta nera, dove al centro campeggia la scritta “Mr. Stoic” (il nome con cui Kohiruimaki è conosciuto in Patria), evidente omaggio fatto al Sensei Calà dal suo “eccezionale” compagno di allenamento.
Il ghiaccio è subito rotto e mentre inizia il riscaldamento Roberto ed io ci armiamo di macchina fotografica e telecamera per non perdere neanche un prezioso istante di questo piacevole incontro.
Yumi e mia moglie Makiko, dal canto loro si sono già messe a sedere e stanno chiacchierando come due vecchie amiche.
A questa ora la palestra è gremita di persone che si allenano e di quando in quando noto qualcuno interrompere il proprio lavoro richiamato dai potenti colpi che Kohi rivolge ad un mal capitato sacco.
Molti non sanno neppure che questo ragazzo dai lineamenti marcatamente orientali è il 2 volte detentore del titolo del più seguito evento di sport da combattimento che si svolge in Giappone, il K-1 MAX aperto a lottatori di peso fino a 70 Kg , e Campione del mondo di THAI BOXE per la federazione I.S.K.A.
Sempre con grande umiltà Kohi, si fa “rapire”da un istruttore che lo incita a tirare dei pugni sui colpitori che gli rivolge davanti.
E’ la volta di Roberto, che prontamente si offre quale interprete tra i due e traduce i comandi impartiti dall’esperto istruttore soffermandosi su alcuni particolari tecnici.
Si passa alla corda e poi sul ring a provare le forme e terminare l’allenamento con dello stretching.
Al termine della lezione Takayuki si scusa con Filippo asserendo che non si allenava dalla sua ultima gara, per la cronaca svoltasi solo un settimana fa.
La sera il campione e la sorella sono nostri ospiti a cena e fanno onore alla cucina italiana assaggiando per la prima volta un antipasto di prosciutto e continuando con dell’ottima pizza.
Troviamo il tempo per scherzare e conoscere meglio il nostro amico, il quale fuori dal Dojo si offre come una persona semplice cortese, per niente differente dalla moltitudine di suoi connazionali che ogni anno su riversa nel nostro bel Paese.
La difficoltà con la quale molti di noi pronuncia il suo cognome (KOHIRUIMAKI) gli da lo spunto per raccontarci come questo sia un cognome molto antico ed appartenuto ad una dinastia di Samurai, testimonia e avvalora questa tesi il fatto che nella tomba di famiglia abbiano rinvenuto una “Katana”.
Viene da pensare che i suoi antenati lo proteggano e gli diano lo stimolo a lottare senza arrendersi mai. Coloro i quali avranno assistito al suo match contro Genki Sudo, durante l’edizione del K-1 World Max 2002, ricorderanno che durante quel combattimento il nostro “Kohi”aveva messo K.O. l’avversario a prescindere dai tre Down subiti, uno dei quali gli aveva per di più cagionato la rottura del setto nasale, là dove un “Back-Fist” di Genki era andato a segno di avambraccio.
Un impresa “Stoica” e degna appunto di un vero Samurai.
La seconda sera è la volta della palestra “Blueagles”, dove il Sensei Calà insegna Fighting Karate in qualità di rappresentante italiano dello Shinseikai di Minoru Tanaka.
Prima di iniziare la lezione onoriamo il campione con un lungo applauso ringraziandolo ancora una volta per aver scelto il nostro Team per allenarsi.
La lezione è impostata nella maniera classica, come una delle tante lezioni che il Sensei Calà impartisce i suoi allievi tre giorni la settimana.
Abbiamo solo più pubblico del solito e ovviamente siamo tutti spronati da questa presenza carismatica all’interno del Dojo.
Pur continuando ad allenarmi non posso fare a meno di rivolgere lo sguardo in direzione del Campione, il quale con meccanica familiarità e impressionante scioltezza sta facendo insieme a noi i tre round di Shadow Boxe che costituiscono parte del riscaldamento.
Si passa alla parte tecnica e dopo la prima combinazione mostrata da Filippo, viene il turno di Kohi che in veste di momentaneo istruttore ci invita ad eseguire le sue combinazioni di calci e pugni, che non posso far a meno di commentare come perle di tecnica ed efficacia in combattimento.
Seguono le estenuanti ripetizioni di tecniche ai Pao, durante le quali ho più volte la sensazione di non poter continuare oltre data la mia carente preparazione atletica.
Makiko mi guarda e con sorriso compassionevole mi indica Takayuki che con energia porta una raffica interminabile di Mawashi Geri, facendo un rumore sordo e al contempo spaventoso, come spaventoso sia il fatto che ancora non abbia nemmeno iniziato a sudare!
Gli addominali e lo stretching chiudono la nostra lezione, mentre nessuno abbandona la palestra in quanto Filippo e lo “Stoico” kohiruimaki Takayuki hanno indossato le protezioni e si accingono a scambiarsi qualche colpo.
Scende il silenzio ed ogni uno di noi si guadagna un posto idoneo per assistere a questa dimostrazione che ha tutta l’aria di valere mille lezioni.
Sempre nel rispetto l’uno dell’altro inizia il combattimento tra i due atleti che non si risparmiano affatto e si studiano e susseguono in uno scambio continuo di colpi ad altissimo livello tecnico.
Non c’è uno che prevale sull’altro, e quando Filippo raggiunge al volto Kohi con un calcio circolare lui subito gliene restituisce due al corpo di quelli che addormentano le braccia e ricordano giustamente chi dei due è il Campione in carica.
A lezione finita Filippo chiede consigli sul combattimento e si trasforma subito in un allievo volenteroso e rispettoso, dando a tutti noi l’ennesima lezione su come in questa disciplina bisogna essere umili e capire che non si finisce mai di apprendere e solo con il sacrificio la dedizione si ottengono i risultati ottenuti dal nostro amico e maestro Takayuki.
Per me è l’ennesima conferma di come un arte marziale è anche linguaggio universale tra popoli così lontani e che unisce persone fino a poco prima sconosciute solo in virtù di questa grande passione che le accomuna e rafforza questo legame grazie al sudore versato sullo stesso Tatami.
Subito fuori dalla palestra Takayuki ha il sorriso stampato sul volto e si congratula con Filippo asserendo che quello che insegna lui è il vero Karate giapponese, lamentando che perfino in Giappone è diventato raro trovare delle palestre dove si trasmette il giusto insegnamento con metodi e sistemi adeguati.
Sappiamo che si sta facendo tardi e non sarebbe giusto trattenere oltre i nostri ospiti, dato che l’indomani dovranno ancora viaggiare.

Sale un po’ di tristezza per questo prossimo distacco ma due promesse del Campione ci tirano nuovamente su di morale.
Compatibilmente con i suoi impegni Kohi assisterà Filippo durante il prossimo campionato mondiale di “Koshiki Karate” che si terrà a Giugno in Giappone, e si augura di tornare a farci visita al più presto con la cintura ed il rinnovato titolo di Campione per la quale combatterà il 20 Luglio prossimo al “Saitama Arena”.
L’augurio per entrambi è di disputare una bella gara e divertirsi, per noi sono già campioni e persone speciali da seguire ed imitare dentro e fuori dal Dojo!
Grazie Kohiruimaki Takayuki per la bellissima esperienza offerta, grazie Filippo Calà per aver portato in Italia una parte della bellissima cultura giapponese!
OSU!Lorenzo Sardara

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