Il mio Karate
Lo sport non consiste soltanto nel migliorare e rafforzare il proprio corpo, ma anche nell’accrescere il proprio spirito, nella possibilità che si ha di conoscere le proprie capacità e i propri limiti, e lavorare per superarli.
Un’ arte marziale ti porta a tutto questo. Praticare un’ arte marziale, a qualunque livello, ti porta a confrontarti ogni giorno con i tuoi progressi, a lavorare suoi tuoi difetti, a concentrarti sul tuo lavoro, a non mollare e stringere i denti per non rimanere indietro rispetto agli altri, per dare soddisfazione al proprio impegno e alla dedizione con cui il tuo maestro ti segue.
Ed è questo quello che serve per il miglior apprendimento e comprensione di un’arte marziale: un buon maestro, un maestro dedito al suo lavoro e ai suoi “adepti”, che insegni, corregga e spinga ognuno oltre, per dimostrare che non c’è uno più o meno bravo, ma che ognuno può e deve dare il meglio di sé.
Qualunque sport praticato senza essere seguito e spronato a dare il meglio, perde molto, perde senso, perde la passione cui ci si può dedicare.
Avvicinandomi al karate, per me nuovo e tutto da scoprire, ho trovato tutto ciò: una buona guida, un insegnamento al rispetto delle regole necessarie per essere un buon allievo, un mio nuovo modo di affrontare allenamenti duri e di cercare di migliorare ogni mio movimento (forza, velocità e precisione) e scoprire ogni volta che posso fare ancora di più.
Se si vuole praticare questa disciplina per imparare a difendersi o picchiarsi al di fuori della palestra, si sbaglia: si impara a coordinarsi, a concentrarsi, diventare veloci, reagire, colpire, vincere sull’avversario, ma senza violenza, senza rabbia.
Chi cerca la violenza sbaglia ad avvicinarsi ad un’ arte marziale. La parola “arte” non è lì per caso… ha il suo significato.
Alla mia età non diventerò mai una campionessa ma non è agli altri che devo dimostrare quello che posso fare, l’importante è soddisfare me stessa e uscire dal dojo godendo dell’allenamento fatto!
Silvia Fama’