Japan Tour 2010: Report – Prima parte, l’inizio
Sembrano che siano passati 10 anni dal nostro ritorno dal Giappone ma appena ripenso all’emozioni che ho vissuto insieme ai miei compagni di viaggio inevitabilmente i nostri occhi non fanno troppa fatica a trasmettere le sensazioni vissute.
Provare a scrivere l’emozioni per me e’ troppo, come si puo’ far capire a persone che non mi conoscono cosa ho provato in questo viaggio, come si puo’ descrivere la realizzazione di un sogno senza cadere nel banale?
Secondo me non si puo’…
Quindi cerchero’ di raccontare come in un diario le esperienze dal punto di vista umano/marziale che mi hanno toccato maggiormente in questa quarta visita nel Paese del Sol Levante.
Partiamo il 1° Dicembre, durante il volo provo a dormire, mi ritorna in mente il 2002, la prima volta che mi sono recato in Giappone avventurandomi in un sogno che poi per caparbieta’ e’ diventanto una solida realta’ che ancora resiste e cresce sempre di piu’, poggio la testa e sorrido a quanta strada e’ stata fatta da allora e quanta ne dovro’ ancora fare…
Arrivati il giorno dopo prendiamo il mitico Narita-Express per recarci a Tokyo puntando direttamente al nostro albergo/ryokan e all’interno del nostro vagone della metro chi si presenta?
Il mitico e leggendario Peter Aerts “Mr K-1”, senza alcuna esitazione gli auguro un “Good Luck” per la finale del K-1 WGP 2010 e inizio a parlarci, incredibile quanto sia una persona umile e simpatica, mi da addirittura qualche consiglio su dove allenarmi e mi invita alla Gold’s Gym dove effettua la sua preparazione e mi chiede incuriosito cosa ci faccio in Giappone, insomma era piu’ incuriosito lui di quanto lo fossi io su di lui, un MITO.
Prima di salutarlo gli comunico che saro’ presente all’Ariake Colosseum per tifarlo e lui sembra gradire molto, ripagando col il suo sorriso che ho visto solo in TV.
Giusto qualche giorno di relax per riprendermi dal viaggio e abituarmi al fuso orario che seguo il consiglio di Peter Aerts e mi reco insieme ai miei allievi Lorenzo e Gabriele, accompagnati dal nostro amico Roberto che vive da piu’ di 10 anni in Giappone, alla Gold’s Gym di Oimachi.
Purtroppo il Campione non era presente, ma l’allenamento sara’ un’esperienza importante lo stesso, io e Gabriele ci cambiamo e abbiamo tutta la sala dedicata alle Arti Marziali per noi dove capeggia una foto autografata di Shihan Andy Hug scattata proprio dove stiamo per allenarci.
Lorenzo ancora dolorante alla gamba per un nostro scambio avvenuto all’Honbu Dojo di Roma preferisce recuperare e si offre di riprendere il nostro allenamento.
Questa sessione e’ dedicata alla preparazione al mio esame di terzo dan Shinseikai Karate, durante questo evento oltre a sostenere e superare le classiche prove tecniche e teoriche dovro’ cimentarmi anche nella dura prova del Kumite dei 30 uomini : 30 Combattimenti con un avversario alla volta per una durata di 1 minuto e mezzo ciuascuno, ovviamente tutto a contatto pieno.
Dopo un veloce riscaldamento passiamo subito al lavoro ai colpitori, Gabriele mi fa da secondo; anche se e’ una cintura bianca decido di dedicarmi anima e corpo in questo allenamento e senza troppi complimenti gli faccio capire che cerchero’ di colpire il piu’ duramente possibile.
Gabriele tiene botta ed e’ stato estremamente utile al mio intento, tutto questo per circa mezz’ora.
Si passa ai rounds al sacco, visto lo scopo ho simulato il ritmo con il tempo prestabilito di 1 minuto e mezzo con recuperi brevissimi, ne facciamo circa 6 (se ricordo bene), non devo affaticarmi troppo, il giorno dell’esame è vicino…
Dopo un bel po di stretching e aver ripulito il Dojo che ci ha ospitati, tempo per una bella doccia e raggiungiamo le ragazze che ci accompagnano per goderci una meravigliosa cena tipica Giapponese in un ristorante consigliato dal nostro amico Roberto (sembra lontano anni luce il periodo in cui ero in Giappone e facevo la vita da barbone per rimanerci il piu’ a lungo possibile).
Fine Prima Parte, Continua… seconda parte alla pagina: https://www.fighting-karate.com/?p=1089#more-1089