Stage 14 e 15 Maggio Report
Prima di iniziare a scrivere dettagli sullo stage che ho tenuto il 14 e 15 Maggio presso il Palazzetto dello Sport di Roma desidero comunicare che mi occupero’ unicamente della parte tecnica che mi ha coinvolto, tralascero’ ogni mia opinione di natura “politico-sportiva” in cui siamo stati coinvolti durante questo evento.
Come rappresentante dello Shinseikai mi occupo SOLO ed ESCLUSIVAMENTE di divulgare la mia disciplina.
Detto questo iniziamo con un rapido riassunto di queste due giornate vissute nel nome dello Shinseikai Karate.
Il primo giorno, come avevo annunciato, ho dedicato la prima parte dello stage allo studio e alla pratica di uno dei miei “assi nella manica”, un calcio reso famoso dal grande Andy Hug, il Kakato Otoshi Geri (Kakato= tallone, Otoshi=dall’alto verso il basso, Geri=calcio , Calcio ad Ascia).
Dopo una spiegazione teorica sulla tecnica si e’ passato subito al lavoro in coppia, dalla tecnica singola e “semplice” siamo passati alle combinazioni che di solito eseguo in combattimento, strategie e finte da utilizzare a nostro favore.
Con grandissimo piacere ho notato che da un gruppo formato di circa 20 persone, man mano che mostravo e spiegavo nei minimi dettagli le varie combinazioni, molti praticanti di altre arti marziali si avvicinavano incuriositi e provavano in prima persona queste tecniche per loro poco conosciute.
Alla fine della prima parte dello stage non ci bastava piu’ un solo tatami e lentamente come una macchia d’olio il nostro gruppo era uno dei piu’ numerosi.
Durante la pausa pranzo io e i miei allievi che mi hanno seguito (a cui va un particolare ringraziamento…) ci siamo rilassati rimanendo sul tatami a scherzare tra di noi, mi sono allontanato un attimo per vedere il gruppo da lontanto, sembravo come un vecchio genitore che orgoglioso ammirava i suoi figli che in armonia provavano tecniche, ridevano in gruppo, parlavano con serenita’, discutevano sulla nostra disciplina , insomma, un vero e proprio quadretto familiare… quando dico che lo Shinseikai e’ una grande famiglia non lo dico tanto per dire…
Finita la pausa pranzo si ricominciava subito con lo stage, in questa parte ho dedicato molto ad una delle componenti piu’ importanti del nostro stile, il Sabaki applicato al combattimento, dopo una spiegazione e un ripasso tecnico ho mostrato molte varianti dove ognuno dei partecipanti spero abbia preso spunto per inserirlo nel proprio bagaglio tecnico.
La prima giornata si concluede tra i vari sorrisi dei partecipanti dandoci appuntamento al giorno dopo per dedicarci ad un altro aspetto del nostro stile, il Karate Gloves (Karate con i Guantoni o K-1 Style).
Domenica mattina dopo un breve ma intenso risveglio muscolare, siamo passati subito ad indossare i guantoni sotto lo sguardo incuriosito di molti puristi, ci siamo dati da fare trasformando uno stage in un vero e proprio allenamento agonistico di K-1.
Dopo una breve cronologia storica sulla nascita di questa modalita’ di combattimento passiamo alle combinazioni e tattiche, le distanze, tecniche specifiche e anche condizionamento atletico, 2 ore piene di allenamento con pochissime pause.
Sul finire dello stage alcuni miei allievi hanno mostrato un combattimento simulato , utile per me per capire se effettivamente qualche tecnica spiegata durante questi due giorni era stata compresa effettivamente dai partecipanti, ne sono rimasto molto soddisfatto.
Per concludere devo ammettere che per un non amante delle varie sigle ed organizzazioni, questo stage alla fine e’ risultato un piacevolissimo evento, soprattutto per essere stato due giorni di fila con alcuni dei miei allievi e aver conosciuto persone nuove e aver rivisto molte persone care (su questo ritornero’ con un altro articolo).
Un ringraziamento all’ENDAS Lazio per avermi invitato come docente e adesso si continua con gli allenamenti!
OSU!
Filippo Cala’